Nola – “Il passaggio della Bandiera” rappresenta il primo passo del lungo “cerimoniale” dei Gigli e della Barca che conduce fino alla grande ballata di Giugno dei mastodontici obelischi. E’ uno dei momenti più sentiti dai nolani, vissuto sul piano emotivo in maniera molto intensa. In esso si esprime il sentimento religioso e la devozione collettiva verso San Paolino. Ma è anche il passaggio di testimone tra il vecchio e il nuovo maestro di festa, un’investitura ufficiale per quanti si assumono l’onere e l’onore di essere i continuatori di una millenaria tradizione.
L’introduzione delle “Bandiere” nella Festa si ricollega a quella dei gonfaloni delle antiche corporazioni di arti e mestieri di matrice medioevale. All’interno delle stesse si svilupparono nel tempo, soprattutto nell’ottocento, anche società di mutuo soccorso che intervenivano per lenire i fabbisogni dei sodali. Un segno tangibile di questo fenomeno si rifletteva in maniera visibile anche nella Festa, infatti da alcune foto di fine ottocento e inizio novecento si testimonia come in diversi fasi della kermesse fossero presenti addirittura due bandiere per corporazione: quella di rappresentanza e quella della società di mutuo soccorso corrispondente.
Altra traccia della simbologia della bandiera si ritrova anche nel gonfalone che veniva consegnato al vincitore della corsa dei cavalli che si svolgeva in passato proprio in occasione della Festa. In un tempo più remoto la stessa si teneva nel centro storico dove alcune strade interessate dalla manifestazione venivano opportunamente sterrate. La corsa continuò a svolgersi, nel suo ultimo periodo di storia, in piazza D’Armi fino alla prima metà del novecento cadendo successivamente nel dimenticatoio.
Un tempo la Bandiera era sempre accompagnata, per tutte le corporazioni, anche dal cero. (Oggi tale consuetudine è rimasta solo con l’Ortolano in occasione della processione del Santo). I due elementi erano così importanti tanto da essere presenti ancora negli anni’30 addirittura dinanzi ai rispettivi Gigli e alla Barca durante la “ballata”.
L’evento che però ha rilanciato in maniera importante il “fenomeno” delle bandiere fu la traslazione delle reliquie di San Paolino dall’isola Tiberina a Roma alla nuova Cattedrale, ricostruita dopo l’incendio del 1861 ed inaugurata nel 1909.
I gonfaloni originali, oggi sono custoditi da privati che sono riusciti nel tempo a sostituire gli stendardi ufficiali con delle copie, approfittando anche dell’assenza, in passato, di una disciplina specifica in materia. Resta però ancora viva la speranza che in un prossimo futuro possa essere costituito un vero e proprio museo delle bandiere storiche, recuperandole dai privati per esporle in un luogo pubblico dove a tutti può essere data l’opportunità di una conoscenza diretta di una testimonianza della memoria.
Nel frattempo il rito del passaggio delle bandiere per la Festa dei Gigli 2018 è già partito. Domenica scorsa a tagliare il nastro è stato il Beccaio mentre per il prossimo fine settimana sono attesi l’Ortolano ed il Calzolaio. A tutti i maestri di festa i più sinceri auguri di un anno strepitoso, nel segno della vera tradizione. Di seguito il calendario riepilogativo del passaggio delle bandiere redatto in sintonia e collaborazione tra la Fondazione Festa dei Gigli e i maestri festa.
A cura dell’ufficio stampa in collaborazione con l’associazione Contea nolana che si ringrazia per le fonti storiche e per la concessione delle foto